I NOSTRI CHEF

Antonio Musicco
Resident Chef

Eccomi qua! Quando ti chiedono di scrivere qualcosa su di te pensi sempre che la cosa migliore sia cercare di impressionare, ma questa volta voglio solo raccontare la storia di un ragazzo che fin da bambino è sempre stato affascinato, e profondamente innamorato, dei profumi della tradizione del sud Italia, della dedizione e dell’amore con cui sua madre e sua nonna preparavano i piatti.

Non sono purtroppo riuscito a studiare e conseguire una formazione accademica, ma ciò nonostante, ho costantemente cercato di apprendere e affinare la mia abilità, “rubando” da chiunque, qualcosa che mi suscitasse un sapore, un profumo, una sensazione da tradurre nei miei piatti.

Durante le scuole superiori ho lavorato come cuoco serale per acquisire esperienza e mettere da parte il denaro necessario per realizzare il mio sogno e con molta fatica e impegno sono riuscito ad aprire il mio ristorante all’età di 25 anni.

Nel corso degli anni ho lavorato al fianco di grandi chef per continuare ad ampliare le mie competenze e il mio curriculum professionale.

La pandemia ha rappresentato un periodo difficile per il mio ristorante come del resto per tutto il settore, ma malgrado tutte le enormi difficoltà, ho deciso di non mollare e cercare di trarre il meglio utilizzando questa occasione per migliorare la mia formazione professionale, andando a lavorare come Executive Chef in uno dei ristoranti più famosi di Ibiza. Il mio motto: «non bisogna temere i momenti difficili perché è da quelli che viene il meglio» – Rita Levi Montalcini.

Oggi eccomi qua! Pronto a dedicare e a cercare di trasmettere a tutti non solo la passione e l’amore per la cucina, ma anche la mia esperienza. É vero che sono rare le persone che utilizzano la mente, poche coloro che utilizzano il cuore, ma uniche coloro che usano entrambi.

Mi chiamo Antonio Musicco e sono uno Chef!


Barbara Panetti
Guest Chef

Ho più di diciotto anni di esperienza in cucina. Ho assaporato cucine di una buona parte del mondo e ne ho accurato la tecnica lavorando direttamente nel posto di origine: Thailandia, Marocco, Sud America e Copenaghen.

Ho vissuto anche 8 anni in Australia dove grazie alla mia posizione da Head Chef on site per la prestigiosa agenzia Damn Fine food ho lavorato a fianco, e nelle cucine di grandi maestri: Matt Wilkinson, Scott Pickett, Andrew McConnel, Adam D’Sylvia

Mi interesso di agricoltura, allevamento, foraging e fermentazione. 

Ho un’ossessione per l’equilibrio compositivo, per i volumi, i colori e le consistenze. Mi piace creare e inventare piatti ogni giorno nuovi nel rispetto della sostenibilità e della materia prima. Uno spazio principale nella mia cucina è dedicato alle verdure, elementi che permetto alla creatività di esprimersi al massimo. 

Offro consulenze, catering e inoltre insegno l’arte del cucinare. Insegnare è molto importante perché mi dà la possibilità di promuovere un’educazione ambientale, correggendo alcune conoscenze errate che molte volte possediamo e tramandiamo.

Gabriele Gorlato
Guest Chef

Nasco a Torino, in quel periodo storico di passaggio che seziona e unisce gli anni ’80, con tutta la loro portata che influenzerà gli anni ’90. Un momento tra i più pop in assoluto. Già da bambino nutro interesse per la magia che per me ha significato vedere i miei nonni, la mia famiglia cucinare, trasformare! Non mi capacitavo che della polvere bianca lavorata con acqua e uova potesse creare tutto quello che oggi amo. Quella era MAGIA. Sono da sempre molto severo con me stesso, al punto da volermi sempre migliorare e primeggiare. La mia corsa mi ha portato in Francia a lavorare con grandissimi chef. Amo la Francia e tutto ciò che mi ha dato: serietà, devozione al lavoro, formazione, come nessun’altro posto al mondo. Collaboro tuttora con grandi chef anche nel mio ritorno sabaudo e affino la mia cucina raggiungendo numerosi traguardi importanti.

I mio valore assoluto: la mia famiglia. Penso sia il termine più adeguato per comunicare i miei valori. Se oggi sono diventato quello che sono sicuramente lo devo ai miei maestri, ai miei genitori e a mio figlio. Tutto e tutti hanno contribuito a formare quello che sono oggi.

La mia cucina:

“Rock’n’Roll significa non essere edonistici: significa non badare a cosa gli altri pensano di te. Rock’n’Roll significa cercare il piacere definitivo.” – Chris Martin.

Ho sempre creduto che la cucina debba essere pura espressione artistica e tecnica, come ogni disciplina ci vuole coraggio per trovarsi e uscire fuori da uno schema che qualcuno ha decretato come giusto. Il giusto non esiste. Esiste la personalità.

La mia cucina è una trasformazione continua, come i miei pensieri. Per questo non potrei inserirla in un genere.

IT/EN